Intervento del deputato del Partito Democratico che propone una discussione democratica nel centrosinistra partendo dal programma per governare la città
«Fate tutti un passo indietro»
L’on. Donegani: «Per ora né il Pd né la coalizione hanno un candidato a sindaco»
Lillo Speziale, Angelo Fasulo, Elisa Nuara, Antonio Rinciani, Paolo Cafà e Piero Lo Nigro: sono i nomi ormai ricorrenti di candidati del centrosinistra. C’è da chiedersi con quale centrosinistra si presenteranno. Tra loro c’è chi è in campagna elettorale da tempo come l’on. Speziale e l’avv. Angelo Fasulo, chi lo è ma solo nel mondo virtuale come il dott. Antonio Rinciani che “vive” da sindaco in pectore solo nei manifesti giganti, nei video e nei messaggi diffusi su Facebook, chi aspira ad essere candidato, chi ha dato la disponibilità.
“Bocce ferme - dice ai candidati in pectore l’on. Miguel Donegani - fate tutti un passo indietro. Evitate di aprire ferite nel centrosinistra che aiutino la vittoria dei candidati”. Il deputato del Pd che è schierato con il segretario regionale Giuseppe Lupo annuncia che convocherà una riunione dei partiti della coalizione per venerdì allo scopo di mettere ordine nella gran confusione che sta regnando nella coalizione. “Premetto che ad oggi nessuno che abbia i titoli per farlo ha dato l’imprimatur a qualcuno per candidarsi a sindaco. Fino ad oggi nè il Pd nè la coalizione nella sua interezza - dice Donegani - ha un candidato a sindaco. Ci sono stati incontri promossi dal Pse da cui sono emersi principi interessanti ma null’altro. Nessuno può andare in giro a dire alla gente che è candidato a sindaco e chiedere voti. Io propongo che si cominci a discutere democraticamente sulla scelta dei candidati. Nell’ambito di una discussione democratica tra i partiti nulla osta che chi ha ambizioni a fare il sindaco possa dare la propria disponibilità. Poi si discute e si fa sintesi tra le varie proposte cercando di individuare il candidato migliore. Se la sintesi ci porta a tenere in campo due o tre candidati, allora si può trovare un metodo di selezione naturale. Ma questa è la fine del percorso. L’inizio è decidere come governare questa città e con chi”.
L’on. Donegani riferisce ancora che da qualche settimana lavora a creare le condizioni che portino la coalizione a presentarsi unita alle elezioni e per fare ciò serve un candidato a sindaco che sia condiviso da tutti. “L’unità - dice - non si costruisce quando ci sono candidature autoreferenziali in campo. Perciò ho deciso di promuovere un incontro subito. Non possiamo arrivare alle soglie delle elezioni con la gente disorientata, raggiunta da chi chiede consenso per la sua candidatura senza averne i titoli per farlo”.
Insomma di Crocetta ne può esistere uno solo. Si è autocandidato, partendo in quarta, nel 2002 dopo le dimissioni di Gallo e funzionò perchè il partito uscì lacerato e stremato da quella vicenda. Funzionò. Crocetta resuscitò il morto e prese più voti della coalizione ma divenne sindaco l’anno dopo per sentenza del Tar. Oggi è un’altra musica. Donegani dice no alle candidature autoreferenziali. Per lui la sindacatura di Speziale non è l’optimum.
Fonte: Maria Concetta Goldini, La Sicilia - Ed. di Caltanissetta del 01/12/09, pag. 36
«Fate tutti un passo indietro»
L’on. Donegani: «Per ora né il Pd né la coalizione hanno un candidato a sindaco»
Lillo Speziale, Angelo Fasulo, Elisa Nuara, Antonio Rinciani, Paolo Cafà e Piero Lo Nigro: sono i nomi ormai ricorrenti di candidati del centrosinistra. C’è da chiedersi con quale centrosinistra si presenteranno. Tra loro c’è chi è in campagna elettorale da tempo come l’on. Speziale e l’avv. Angelo Fasulo, chi lo è ma solo nel mondo virtuale come il dott. Antonio Rinciani che “vive” da sindaco in pectore solo nei manifesti giganti, nei video e nei messaggi diffusi su Facebook, chi aspira ad essere candidato, chi ha dato la disponibilità.
“Bocce ferme - dice ai candidati in pectore l’on. Miguel Donegani - fate tutti un passo indietro. Evitate di aprire ferite nel centrosinistra che aiutino la vittoria dei candidati”. Il deputato del Pd che è schierato con il segretario regionale Giuseppe Lupo annuncia che convocherà una riunione dei partiti della coalizione per venerdì allo scopo di mettere ordine nella gran confusione che sta regnando nella coalizione. “Premetto che ad oggi nessuno che abbia i titoli per farlo ha dato l’imprimatur a qualcuno per candidarsi a sindaco. Fino ad oggi nè il Pd nè la coalizione nella sua interezza - dice Donegani - ha un candidato a sindaco. Ci sono stati incontri promossi dal Pse da cui sono emersi principi interessanti ma null’altro. Nessuno può andare in giro a dire alla gente che è candidato a sindaco e chiedere voti. Io propongo che si cominci a discutere democraticamente sulla scelta dei candidati. Nell’ambito di una discussione democratica tra i partiti nulla osta che chi ha ambizioni a fare il sindaco possa dare la propria disponibilità. Poi si discute e si fa sintesi tra le varie proposte cercando di individuare il candidato migliore. Se la sintesi ci porta a tenere in campo due o tre candidati, allora si può trovare un metodo di selezione naturale. Ma questa è la fine del percorso. L’inizio è decidere come governare questa città e con chi”.
L’on. Donegani riferisce ancora che da qualche settimana lavora a creare le condizioni che portino la coalizione a presentarsi unita alle elezioni e per fare ciò serve un candidato a sindaco che sia condiviso da tutti. “L’unità - dice - non si costruisce quando ci sono candidature autoreferenziali in campo. Perciò ho deciso di promuovere un incontro subito. Non possiamo arrivare alle soglie delle elezioni con la gente disorientata, raggiunta da chi chiede consenso per la sua candidatura senza averne i titoli per farlo”.
Insomma di Crocetta ne può esistere uno solo. Si è autocandidato, partendo in quarta, nel 2002 dopo le dimissioni di Gallo e funzionò perchè il partito uscì lacerato e stremato da quella vicenda. Funzionò. Crocetta resuscitò il morto e prese più voti della coalizione ma divenne sindaco l’anno dopo per sentenza del Tar. Oggi è un’altra musica. Donegani dice no alle candidature autoreferenziali. Per lui la sindacatura di Speziale non è l’optimum.
Fonte: Maria Concetta Goldini, La Sicilia - Ed. di Caltanissetta del 01/12/09, pag. 36
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