COMUNICATO STAMPA del 03/02/2010
SICILIA, INDUSTRIA: DONEGANI (PD), OCCORRE NON ABBASSARE LA GUARDIA TRA IPOTESI D'INVESTIMENTI, ESIGENZE D'INNOVAZIONE E CRISI DI SETTORE CON RAFFINERIE A RISCHIO
"Con l'emanazione dei decreti ministeriali che hanno sbloccato l'iter autorizzativo e, quindi, gli investimenti a suo tempo programmati dalla Raffineria di Gela, si è deciso per un tavolo tecnico-organizzativo che punti al rilancio industriale basato sulla policommittenza, sulla valorizzazione del Know How locale ed il rispetto del territorio, verso cui l'Eni sembrerebbe mostrare una certa disponibilità, prendendosi di fatto una settimana di tempo per elaborare una propria proposta progettuale". E' quanto afferma l'On. Miguel Donegani, presente al vertice convocato dall'Assessore Venturi presso il dicastero regionale alle attività produttive, con la partecipazione di Eni e Lega Coop Sicilia.
“Per quanto mi riguarda - precisa Donegani - ho sollecitato nel merito il governo regionale a non procedere più d'inerzia, mettendo in campo un azione più incisiva all'interno di un piano industriale di cui la Regione deve urgentemente dotarsi: esigenza, quest'ultima, che ha avuto pieno riscontro tra i presenti, compreso l'Assessore Venturi che s'è detto disponibile a sottoporre la questione in giunta nei giorni a seguire”.
“Nel far ciò - prosegue Donegani - ho rilevato quanto sia estremamente fondamentale l'istituzionalizzazione di un collegamento permanente tra il governo regionale e quello nazionale, presso il Ministero dell'Ambiente, giacchè non è più ammissibile abbassare la guardia sul versante occupazionale e su quello dell'impatto ambientale, anche sulla scorta di quanto nel frattempo dichiarava il Presidente dell'Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, che nel commentare il consuntivo 2010, gettava pesanti ombre sulla condizione della raffinazione, definendolo apertamente un settore in crisi e paventando la chiusura di 4 o 5 raffinerie - tra cui Gela - così come riportato dai media”.
“In definitiva - conclude Donegani -, è essenziale stilare una piattaforma programmatica intesa allo sviluppo del territorio attraverso l'utilizzo di strumenti concretamente ispirati al principio dell'innovazione: sul piano della formazione professionale, per fare un esempio, ho suggerito l'individuazione di percorsi indirizzati al consolidamento tanto della figura polivalente nell'ambito del personale, quanto di una cultura d'impresa più aggiornata, non solo egoisticamente devota al profitto in termini di fatturato, ma alimentata anche da una vocazione etica ed eco-compatibile in termini di redditività e produttività”.
“Per quanto mi riguarda - precisa Donegani - ho sollecitato nel merito il governo regionale a non procedere più d'inerzia, mettendo in campo un azione più incisiva all'interno di un piano industriale di cui la Regione deve urgentemente dotarsi: esigenza, quest'ultima, che ha avuto pieno riscontro tra i presenti, compreso l'Assessore Venturi che s'è detto disponibile a sottoporre la questione in giunta nei giorni a seguire”.
“Nel far ciò - prosegue Donegani - ho rilevato quanto sia estremamente fondamentale l'istituzionalizzazione di un collegamento permanente tra il governo regionale e quello nazionale, presso il Ministero dell'Ambiente, giacchè non è più ammissibile abbassare la guardia sul versante occupazionale e su quello dell'impatto ambientale, anche sulla scorta di quanto nel frattempo dichiarava il Presidente dell'Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, che nel commentare il consuntivo 2010, gettava pesanti ombre sulla condizione della raffinazione, definendolo apertamente un settore in crisi e paventando la chiusura di 4 o 5 raffinerie - tra cui Gela - così come riportato dai media”.
“In definitiva - conclude Donegani -, è essenziale stilare una piattaforma programmatica intesa allo sviluppo del territorio attraverso l'utilizzo di strumenti concretamente ispirati al principio dell'innovazione: sul piano della formazione professionale, per fare un esempio, ho suggerito l'individuazione di percorsi indirizzati al consolidamento tanto della figura polivalente nell'ambito del personale, quanto di una cultura d'impresa più aggiornata, non solo egoisticamente devota al profitto in termini di fatturato, ma alimentata anche da una vocazione etica ed eco-compatibile in termini di redditività e produttività”.
On. Miguel Donegani
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