La Direzione del Partito Democratico della Sicilia, riunita giorno 5 luglio all’Hotel San Paolo di Palermo, sentita la relazione del Segretario regionale Giuseppe Lupo la approva.
La Direzione in particolare condivide che la linea politica del confronto sulle riforme, approvata dall’Assemblea regionale del partito del 19 dicembre scorso, ha prodotto risultati positivi e ha aperto una stagione di cambiamenti in Sicilia. L’approvazione della legge di riforma del sistema di smaltimento dei rifiuti, alcuni provvedimenti contenuti nella legge finanziaria come il ritorno all’acqua pubblica, il progetto scuole aperte nelle ore pomeridiane nelle aree svantaggiate della Sicilia, gli incentivi alle imprese per la nuova occupazione, le zone franche urbane, l’abolizione dei ticket per la diagnostica, unitamente agli interventi a favore dei diversi settori produttivi, rappresentano certamente un bilancio positivo, anche se ancora parziale, ottenuto grazie all’impegno del partito e del gruppo parlamentare all’ARS.
Tutto ciò a fronte di ambiguità politiche, contraddizioni e ritardi di gestione che continuano a caratterizzare l’assetto di governo della regione. Ambiguità, contraddizioni e ritardi che devono essere rapidamente superati, per confermare, in un momento tanto drammatico per la società siciliana, l’esigenza di contrastare il rischio delle elezioni anticipate e della paralisi che ne deriverebbe, ma scongiurando nello stesso tempo il rischio di una palude che l’attuale situazione di stallo che si è prodotta nel Governo Lombardo rischia solo di aggravare più che risolvere.
Per queste ragioni, la Direzione, nel confermare la scelta assunta dall’Assemblea regionale del partito il 19 dicembre scorso, condivide la proposta di rilanciare il confronto con il Governo regionale, per contrastare la drammatica crisi economica e sociale della Sicilia, a partire dai temi degli investimenti, dello sviluppo e del lavoro, avviando una vera concertazione con le parti sociali sulla programmazione dei fondi comunitari e Fas. Dovranno altresì essere oggetto di confronto col Governo regionale le misure urgenti da adottare in Sicilia per tutelare i lavoratori precari degli Enti locali, l’introduzione della doppia scheda per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali, il decentramento delle funzioni amministrative dalla Regione agli enti locali con la possibile soppressione delle province nelle aree metropolitane (verificando dopo per le altre) e la realizzazione dell’integrazione sociosanitaria.
La Direzione condivide la posizione assunta dal Partito democratico nazionale contro la “legge-bavaglio” e la manovra Tremonti che colpisce pesantemente la Sicilia ed in particolare gli Enti locali, i lavoratori precari, la Scuola, le forze di Polizia, le prospettive di sviluppo della nostra regione.
La Direzione auspica che le forze politiche critiche e di opposizione al Governo Berlusconi trovino la massima sintonia, in Sicilia come a livello nazionale, per contrastare efficacemente le scelte politiche della destra e ritiene, in particolare, urgente creare le condizioni e le convergenze necessarie per rendere ancora più efficace il confronto parlamentare e con il Governo regionale nell’interesse della Sicilia.
In tal senso la Direzione sollecita il Presidente della Regione ad assumere un’urgente iniziativa al fine di dare soluzione all’attuale situazione di stallo, con un Governo in grado di dare attuazione alle riforme varate e di rilanciare l’azione amministrativa in Sicilia, rompendo in maniera forte con quanti nel Governo Berlusconi operano contro gli interessi della Sicilia.
La Direzione in particolare condivide che la linea politica del confronto sulle riforme, approvata dall’Assemblea regionale del partito del 19 dicembre scorso, ha prodotto risultati positivi e ha aperto una stagione di cambiamenti in Sicilia. L’approvazione della legge di riforma del sistema di smaltimento dei rifiuti, alcuni provvedimenti contenuti nella legge finanziaria come il ritorno all’acqua pubblica, il progetto scuole aperte nelle ore pomeridiane nelle aree svantaggiate della Sicilia, gli incentivi alle imprese per la nuova occupazione, le zone franche urbane, l’abolizione dei ticket per la diagnostica, unitamente agli interventi a favore dei diversi settori produttivi, rappresentano certamente un bilancio positivo, anche se ancora parziale, ottenuto grazie all’impegno del partito e del gruppo parlamentare all’ARS.
Tutto ciò a fronte di ambiguità politiche, contraddizioni e ritardi di gestione che continuano a caratterizzare l’assetto di governo della regione. Ambiguità, contraddizioni e ritardi che devono essere rapidamente superati, per confermare, in un momento tanto drammatico per la società siciliana, l’esigenza di contrastare il rischio delle elezioni anticipate e della paralisi che ne deriverebbe, ma scongiurando nello stesso tempo il rischio di una palude che l’attuale situazione di stallo che si è prodotta nel Governo Lombardo rischia solo di aggravare più che risolvere.
Per queste ragioni, la Direzione, nel confermare la scelta assunta dall’Assemblea regionale del partito il 19 dicembre scorso, condivide la proposta di rilanciare il confronto con il Governo regionale, per contrastare la drammatica crisi economica e sociale della Sicilia, a partire dai temi degli investimenti, dello sviluppo e del lavoro, avviando una vera concertazione con le parti sociali sulla programmazione dei fondi comunitari e Fas. Dovranno altresì essere oggetto di confronto col Governo regionale le misure urgenti da adottare in Sicilia per tutelare i lavoratori precari degli Enti locali, l’introduzione della doppia scheda per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali, il decentramento delle funzioni amministrative dalla Regione agli enti locali con la possibile soppressione delle province nelle aree metropolitane (verificando dopo per le altre) e la realizzazione dell’integrazione sociosanitaria.
La Direzione condivide la posizione assunta dal Partito democratico nazionale contro la “legge-bavaglio” e la manovra Tremonti che colpisce pesantemente la Sicilia ed in particolare gli Enti locali, i lavoratori precari, la Scuola, le forze di Polizia, le prospettive di sviluppo della nostra regione.
La Direzione auspica che le forze politiche critiche e di opposizione al Governo Berlusconi trovino la massima sintonia, in Sicilia come a livello nazionale, per contrastare efficacemente le scelte politiche della destra e ritiene, in particolare, urgente creare le condizioni e le convergenze necessarie per rendere ancora più efficace il confronto parlamentare e con il Governo regionale nell’interesse della Sicilia.
In tal senso la Direzione sollecita il Presidente della Regione ad assumere un’urgente iniziativa al fine di dare soluzione all’attuale situazione di stallo, con un Governo in grado di dare attuazione alle riforme varate e di rilanciare l’azione amministrativa in Sicilia, rompendo in maniera forte con quanti nel Governo Berlusconi operano contro gli interessi della Sicilia.
Nessun commento:
Posta un commento