sabato 7 agosto 2010

Comunicato Stampa On. Donegani del 07 Agosto 2010 su Crisi Indotto

COMUNICATO STAMPA del 07/08/2010

GELA, INDUSTRIA: DONEGANI (PD), QUESTIONE INDOTTO DEL PETROLCHIMICO NON PIU' PROROGABILE. ORA BASTA CON LE INIQUITA'

“Lo stato di crisi e di autentica deriva in cui versa l'indotto dello stabilimento di Gela, tanto dall'essere sul punto di tramutare una situazione di allarme occupazionale in una vera e propria emergenza sociale, non è altro che una delle conseguenze dell'assenza, da me più volte denunciata all'Ars, sia in Commissione che in Aula, con tanto di interrogazione presentata all'inizio dell'anno in corso, di un piano industriale regionale che regoli organicamente l'assetto produttivo dell'isola avendo come priorità i tre poli industriali di Gela, Milazzo e Priolo. Accolgo con favore la notizia che vede la Raffineria di Gela presentare il proprio piano industriale il prossimo 24 agosto, peccato però che tale importante documento strategico dell'holding industriale più importante nel territorio nazionale, non possa confrontarsi con un piano industriale di cui, ancor oggi, la Regione Sicilia non ha inteso paradossalmente dotarsi”. E' quanto afferma, il deputato gelese del PD all'Assemblea Regionale Siciliana, on. Miguel Donegani.
“Ne ho già parlato con il Prefetto di Caltanissetta, dott. Umberto Guidato, nonché con il Sindaco di Gela, avv. Angelo Fasulo, che si è già attivato prodigandosi in tal senso, affinché venga convocato al più presto un tavolo di concertazione in cui a sedere ci siano il Ministero dell'Ambiente, il Governo regionale, la Provincia, il Comune, i rappresentanti istituzionali e le associazioni di categoria, unitamente all'Eni. E visti gli ultimi fatti, è innanzitutto essenziale far realizzare al Ministro della Repubblica che regge il dicastero dell'ambiente, on. Stefania Prestigiacomo, che esistono certamente anche altre realtà industriali ed occupazionali oltre quella insediata a Siracusa e dintorni”.
“Il punto che dev'essero chiaro a tutte le parti in causa e sul quale non si può ulteriornente indugiare – conclude Donegani – è quello di non restringere il campo d'intervento alla mera contingenza, correndo nuovamente il rischio di ridare una breve, per quanto salutare, boccata d'ossigeno all'indotto, ma di estendere piuttosto il raggio d'azione nel medio e lungo periodo, ponendo le basi per un ritorno in termini di competitività delle imprese locali, duraturo nel tempo, a beneficio di una stabilità occupazionale che consegni ai lavoratori la prospettiva di un futuro più sereno, secondo quanto è già nei loro meriti ancorché nelle loro legittime aspirazioni”.

On. Miguel Donegani

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